E' stato un lungo periodo dedicato alla ricerca, quello che ETRA ha affrontato negli ultimi mesi. Un modo per riflettere sul proprio operato passato, presente e futuro. Non è un caso che ad ottobre siano decorsi i primi cinque anni di attività dell'associazione, che sempre più ha sovrapposto alle attività laboratoriali un percorso di attenzione critica verso le tematiche promosse. Si è sempre creduto che affiancare un aggettivo come "culturale" al proprio status associativo costituisca un impegno intellettuale in tal senso, non sostituibile dalle sole attività pratiche promosse, sebbene queste ultime costituiscano elemento fondamentale di analisi diretta.
E' stato ancora un anno, questo 2017, dedicato principalmente al progetto "The act of seeing/L'atto di vedere", anche se ci siamo confrontati, grazie ad esperti e collaboratori con i temi di "Per la seconda generazione" e con il percorso di "OsservAZIONI", declinato in "Cittadinanza 2.0".
Vogliamo ringraziare principalmente la Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia che ci sono state vicine, sostenendo le nostre attività; e poi il Comune di San Canzian d'Isonzo, grazie al quale abbiamo sviluppato due esperienze fondamentali per la nostra ricerca con la scuola primaria di Pieris.
Come nostro uso, i mesi dell'autunno sono quelli utili a tirare le somme delle cose fatte e anticipare i programmi in corso. Per questo motivo giovedì 14 dicembre 2017, alle ore 17.45, abbiamo organizzato un incontro pubblico, presso la Biblioteca di Monfalcone (sala conferenze al primo piano), durante il quale il resoconto delle attività associative si unirà alla presentazione dei progetti conclusi e agli annunci delle attività work in progress. La serata organizzata con l'aiuto della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, vicina sin dall'inizio, nel 2012, al progetto "The act of seeing", ha anche un titolo: "Ritratti di famiglia", e in tal senso parla la locandina che potete vedere allegata. Cosa siano questi "ritratti" e soprattutto quale sia questa "famiglia" costituisce sorpresa da scoprire durante l'incontro.
Anticipiamo che al centro dei nostri percorsi vi è sempre la città, gli spazi pubblici, l'utilizzo di essi da parte dei cittadini. Dopo un lungo approfondimento di studio sul territorio vasto del Monfalconese (affrontando in particolare modo il Comune di San Canzian d'Isonzo), appariva giusto ritornare ad indagare la città di Monfalcone, attorno alla quale tutte le nostre attività sono partite.
In tal senso, proprio in queste settimane è in corso un laboratorio/progetto di narrazione urbana che coinvolge una classe del secondo anno dell'I.S.I.S. "Michelangelo Buonarroti" (Liceo scientifico) di Monfalcone (grazie alla collaborazione della docente Cristana Lubini), durante il quale i concetti della "consapevolezza nel vedere" i luoghi abitati, del riflettere sul significato più intrinseco dei termini usati per descrivere i luoghi, dell'uso della fotografia come strumento utile per garantire una giusta distanza tra il nostro pensiero e l'oggetto di interesse, sono di supporto al percorso scolastico. A collaborare con ETRA l'architetto e fotografa Gianna Omenetto.
Sarà quindi quella di giovedì 14 dicembre l'occasione per fare un primo punto su questa attività, mentre un percorso di studio concluso denominato non a caso "Ritratti di famiglia" sarà presentato per la prima volta al pubblico. Il tema: quanto tempo dedichiamo ai luoghi che vorremmo migliori?
A margine le nuove prospettive per il progetto "Per la seconda generazione", curato da Laura Blasich e Katia Bonaventura, adottato e promosso da ETRA, e dedicato alle tematiche dell'interrelazione etica tra residenti di cultura e origine diversa a Monfalcone.
E molto altro ancora. Vi aspettiamo.
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